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Gioie multiple: Dester 8109, Gerevini 6011

 Domenica 01 Maggio 2022

(fonte FIDAL) Weekend storico in chiave nazionale al Multistars di Grosseto: un italiano oltre gli ottomila nel decathlon dopo 18 anni, secondo di sempre, e un’azzurra a +6000 dopo 19 anni
Splendido weekend per le prove multiple azzurre al Multistars di Grosseto, dove tornano a essere finalmente superati due muri. Nel decathlon Dario Dester va oltre gli ottomila e arriva a 8109 punti per diventare il secondo italiano di sempre, a soli 60 dal record di Beniamino Poserina (8169 realizzato nel 1996). Era dal 2004 che non veniva oltrepassata questa barriera. Con il terzo posto nel meeting il 21enne dei Carabinieri incrementa notevolmente la sua MPI under 23, che era di 7936 ottenuta nella scorsa stagione a Tallinn, e firma lo standard per gli Europei di Monaco di Baviera, fissato a 8100. Tra le donne, nell’eptathlon, a cadere è il muro dei seimila punti: 6011 per Sveva Gerevini che finisce seconda, con un risultato che mancava dal 2003 a livello nazionale, per salire al quinto posto nelle liste italiane alltime. Una gioia da condividere per i due azzurri e una carriera vissuta in parallelo: entrambi di Casalbuttano, in provincia di Cremona, e allenati dal coach Pietro Frittoli, oltre che portacolori della stessa società. Doppietta norvegese con Markus Rooth al record nazionale di 8307 davanti al connazionale Sander Skotheim (8298), al femminile vince Annik Kälin con il primato svizzero di 6398, terza la spagnola Claudia Conte a 5914.

DECATHLON - La rincorsa di Dario Dester agli ottomila punti nel decathlon riparte con 14.40 (+0.1) sui 110 ostacoli: a sette centesimi dal 14.33 dell’anno scorso a Tallinn, in occasione della sua migliore prestazione italiana under 23 (con il punteggio finale di 7936) mentre pochi giorni fa a Modena è sceso a 14.11 in una gara secca. L’azzurro è secondo al traguardo, dietro al 14.27 del brasiliano José Fernando Ferreira (che in patria è soprannominato “Balotelli”). Tra gli altri italiani 14.87 (+0.1) per Lorenzo Naidon mentre si migliora Alessandro Sion con 14.96 (-0.6), l’altoatesino Simon Zandarco chiude in 15.50 (-0.6) e Lorenzo Modugno scende a 15.64 (-0.6). Per il 21enne dei Carabinieri c’è sempre il secondo posto in classifica (5202) con 153 punti di vantaggio rispetto ai riferimenti del suo primato, dietro a Skotheim (5243) e davanti a Rooth (5123), entrambi norvegesi. Nel disco arriva un altro record personale per Dester, il quinto del weekend grossetano con un lancio a 41,65 e oltre mezzo metro di progresso in confronto al 41,11 dell’anno scorso, mentre il successo parziale è dell’estone Kristjan Rosenberg (46,46). Si migliora anche il non ancora ventenne Sion con 41,25. Dopo sette gare l’azzurro diventa terzo (5900) alle spalle del tandem norvegese (Skotheim 5983, Rooth 5906) ma ormai con oltre duecento in più sulla tabella di marcia del personal best (207 per l’esattezza) con una proiezione di 8143 che sarebbe molto vicina al record italiano di Beniamino Poserina (8169 nel 1996). Nell’asta, sotto un cielo che diventa scuro ma senza pioggia, raccoglie però meno del previsto con tre errori a 4,75 e quindi deve accontentarsi di 4,65: conti alla mano si viaggia verso uno score di 8067. È ancora saldamente terzo (6704), intanto Rooth con un salto a 5,05 sorpassa Skotheim (rispettivamente 6832 e 6787).

EPTATHLON - Ricomincia bene anche Sveva Gerevini nell’eptathlon.

Sulla pedana del lungo atterra due volte sopra i sei metri fino a 6,12 (+0.6) con il proprio limite all’aperto in una specialità che quest’inverno l’ha vista crescere a 6,34. È suo il secondo posto parziale: fa meglio soltanto la svizzera Annik Kälin, che con 6,55 (+0.8) consolida la leadership a 4738, mentre esce di scena la polacca Paulina Ligarska, alle sue spalle al giro di boa. La portacolori dei Carabinieri sale quindi in seconda posizione (4407) con una proiezione alle soglie dei seimila punti (5995 e +88 sul personale) davanti alla statunitense Shaina Burns (4251). Nel giavellotto l’azzurra trova un 38,44 all’ultimo lancio per mantenere comunque nel mirino il personale (32 i punti di margine), mentre non sorprende il 51,39 della greca Sofia Ifadidou (autrice del lancio più lungo di sempre alle Olimpiadi nell’eptathlon con 56,96 a Londra 2012). Sul podio virtuale a una gara dalla fine Kälin (5581), l’austriaca Chiara Schuler (5050) e Gerevini (5044). Negli 800 metri finali la cremonese dà fondo a tutte le energie correndo in 2:09.81, personale all’aperto dietro alla polacca Edyta Bielska (2:08.66), cogliendo un doppio obiettivo: il record personale, migliorato di ben 104 punti con il secondo posto al Multistars, e la prima volta in carriera sopra la simbolica barriera dei seimila per spingersi fino a 6011. È la quinta azzurra a riuscirci, ma non accadeva da quasi 19 anni (l’ultima in ordine cronologico era stata la primatista Gertrud Bacher nel settembre del 2003 a Talence, in Francia, con uno score di 6063). Vince la svizzera Annik Kälin con 6398 migliorando il record nazionale di sette punti, terza la spagnola Claudia Conte a 5914.

“Per me questo è un primo passo avanti - commenta Sveva Gerevini - e aggiungere più di cento punti al personale vuol dire già tanto, in una situazione di non perfetta forma perché ho avuto un problema muscolare al quadricipite una ventina di giorni fa. Sono riuscita a fare un eptathlon senza grandi picchi, ma con una certa stabilità nelle prestazioni, per raggiungere il secondo posto in un meeting internazionale che può pesare nel ranking. Ma il mio obiettivo di quest’anno è il record italiano: Gertrud Bacher mi ha detto che il suo primo seimila è stato proprio 6011, anche se ventoso, nel 1998. E spero che mi porti fortuna per superare il suo limite... Ora ho in programma altri due eptathlon: il 4-5 giugno ad Arona nell’isola di Tenerife, in Spagna, e poi agli Assoluti con la possibilità di fare due belle prestazioni per puntare almeno agli Europei. C’è da lavorare sulla tecnica del giavellotto, sulla tenuta negli 800 metri, invece nel lungo ho fatto il personale all’aperto staccando fuori asse. Però intanto mi aspettano due giorni di riposo!”.

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